Giovani adulti
GIOVANI ADULTI (dai 18 ai 30 anni)
La fase evolutiva del giovane adulto è stata introdotta solo recentemente nel ciclo di vita di ogni essere umano, in quanto la società contemporanea ha evidenziato l’emergere di un nuovo stadio di sviluppo, con caratteristiche proprie, ormai ampiamente riconosciuto scientificamente dai diversi orientamenti clinici. Il giovane adulto si trova nel limbo di una fascia d’età che si caratterizza per non essere ormai più nell’adolescenza, ma nemmeno nella fase successiva dell’adultità. In questa fase del ciclo di vita il soggetto si trova alle prese con diverse sfide e compiti di sviluppo, da un lato cioè la necessità di raggiungere un ruolo sociale stabile (es. urgenza di fare scelte importanti per il proprio futuro, che avranno un impatto personale importante, concretizzare progetti di studio e ambito lavorativo, costruire relazioni affettive stabili, emanciparsi dalla propria famiglia di origine, ecc.), dall’altra le difficoltà oggettive della società attuale in cui è difficile affermarsi in un’età così giovane, rischiando così di mettere il soggetto in una condizione di fragilità emotiva, con conseguente difficoltà di costruire una propria identità stabile. In questa condizione è possibile che insorgano perciò stati di malessere psicologico, più o meno profondi, riconducibili ad un disagio interiore che il giovane adulto può vivere a seguito della poca serenità con cui affronta un passaggio così complesso del ciclo di vita, con i relativi cambiamenti, non permettendogli di esprimere a pieno le sue potenzialità di soggetto ormai quasi adulto.
A seguito di quali sintomi è necessario rivolgersi ad uno psicologo?
- Ansia, stress eccessivo, attacchi di panico
- Umore prevalentemente triste, pessimismo riguardo al proprio futuro, perdita di interessi
- Pensieri intrusivi e comportamenti ripetitivi che non si riescono a controllare
- Difficoltà affettive e nelle relazioni sociali
- Senso di inadeguatezza, passività, inibizione emotiva
- Difficoltà nella costruzione del proprio senso di identità e del proprio ruolo sociale
- Difficoltà nel processo di autonomizzazione e di separazione dalla famiglia d’origine
- Senso di confusione e difficoltà nel fare le proprie scelte, nel prendere decisioni
- Mancanza di motivazione nel portare a termine un progetto personale, universitario o di lavoro
- Difficoltà di varia natura nella sfera sessuale
- Irritabilità, rabbia e comportamenti aggressivi frequenti
- Scarso autocontrollo, eccesso di comportamenti poco sani (es. bere, fumare), dipendenze
- Difficoltà nella gestione dell’assunzione di cibo (mangiare troppo poco o tanto)

A CHI MI RIVOLGO
- Adolescenti (dai 12 ai 18 anni)
- Giovani adulti (dai 18 ai 30 anni)
- Adulti (dai 30 ai 60 anni)
- Anziani (dai 60 anni in poi)
- Supporto alla genitorialità
- Relazione di coppia
AREE DI INTERVENTO
Disturbi legati all’ansia (ansia generalizzata, fobie specifiche, gestione dello stress)
Attacchi di panico
Disturbi dell’umore (depressione, disturbo bipolare, distimia)
Disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, obesità, binge-eating)
Dipendenze patologiche (alcol, fumo, droghe, gioco, ecc.)
Disturbo ossessivo-compulsivo
Disturbi del sonno
Disturbi sessuali
Elaborazione di lutti, separazioni e perdite
Crisi per eventi imprevisti che destabilizzano il proprio equilibrio
Disagi relazionali e comunicativi (es. conflitti di coppia, criticità in ambiente lavorativo, difficoltà con i figli
Passaggi critici del ciclo di vita (malattie, nascite, divorzi, invecchiamento)
Senso di disagio indefinito, insoddisfazione, mancanza di serenità e piacere, stato di profondo malessere, anche senza motivi apparenti
Difficoltà legate alle fasi della crescita e dello sviluppo
Difficoltà nel rapporto genitori-figli
Problematiche relative alla relazione di coppia
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“È nel mezzo delle difficoltà che nascono le opportunità”
Albert Einstein